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Puntata n.7 - il video

2009-04-25 Articolo successivo - Stampa

Abstract: Gestire il proprio denaro con un conto corrente č pratico, e consente di usufruire dei servizi offerti dalle banche. Molti ne hanno uno, ma sappiamo effettivamente con che cosa abbiamo a che fare?



Puntata n.7 - il video
Servizio: i conti correnti
Intervista: Donato Marinelli, Direttore Commerciale Acquedotto Pugliese
Sondaggi: scommesse, lotterie e le licenze online



ARGOMENTO CONTI CORRENTI

 

Gestire il proprio denaro con un conto corrente è pratico, e consente di usufruire dei servizi offerti dalle banche. Molti ne hanno uno, ma sappiamo effettivamente con che cosa abbiamo a che fare?

 

CONTI AL CORRENTE

di Valeria Blanco

 

Un tempo i risparmi si mettevano sotto il materasso. Ma la gestione del denaro destinato a fronteggiare le spese correnti si è notevolmente semplificata grazie al conto corrente e ai servizi ad esso collegati offerti dalla banca.

Il conto corrente consente al titolare di disporre a piacimento e in maniera semplice del proprio denaro. Aprire un conto presso una banca o la Posta, oggi, significa poter disporre il pagamento automatico delle rate del mutuo o delle bollette, vedersi accreditato lo stipendio o ricevere bonifici. Il tutto, a fronte di spese minime che in qualche caso si limitano alle sole tasse, cioè a circa trenta euro l’anno.

Il guadagno in termini di sicurezza e semplificazione nella gestione del denaro è evidente, nonostante l’interesse attivo concesso dalla banca sia così modesto da non bastare, nella maggior parte dei casi, neppure a compensare il tasso d’inflazione. Diverso il caso dei conti correnti on line, che assicurano tassi d’interesse più elevati, a fronte di una serie di limiti, tra cui la diffidenza del correntista ad affidarsi a una banca virtuale.

Nella maggior parte dei casi, al conto corrente è collegato un bancomat o una carta di credito, che rende ancor più semplice ritirare il denaro anche quando la filiale è chiusa, o fare acquisti senza maneggiare contanti. Certo, per ogni optional la banca chiede il pagamento di un canone, e per ogni operazione effettuata, di solito addebita una commissione. Le condizioni di un conto corrente, però, sono negoziabili e possono essere adeguate alle proprie abitudini di spesa. Ad esempio, spendere denaro che non si possiede, cioè andare in rosso, è un’operazione che costa tanto ma può essere concordata con la banca stabilendo un fido, utile per far fronte ad esigenze specifiche.

Per aiutare il cliente a controllare i propri movimenti di denaro, la banca invia, di solito ogni trimestre, l’estratto conto: un ragguaglio dettagliato su entrate e uscite. Uno strumento utile di cui, però, non ci si deve fidare ciecamente. Meglio controllarlo e, nel caso di errori o addebiti ingiusti, presentare alla banca un reclamo scritto entro 60 giorni. E se si trovasse una banca che offre condizioni migliori della propria? Il decreto Bersani ha reso più semplice chiudere un conto e aprirne un altro, imponendo alle banche l’estinzione del rapporto gratuita. Ma la prudenza, quando si tratta di denaro, non è mai troppa. Allora, sempre meglio controllare che la banca non addebiti comunque una spesa, confidando nella nostra buona fede o nella scarsa conoscenza delle leggi.

 

 

Barbara Masulli: Proprio perché la prudenza non è mai troppa abbiamo con noi l’esperto di SALVADIRITTI al quale chiedo subito, quali sono le regole da seguire se decido di aprire un conto corrente?

 

Avv. Melpignano: La prima regola è domandarsi se un conto corrente serve realmente, il conto corrente è utile ed importante, ma non è necessario, ad esempio se devo avere soltanto dei titoli di investimento presso una banca non sono obbligato ad aprire un conto corrente come spesso mi invitano a fare, è sufficiente avere un conto titoli, questo come consiglio di finalità. Il consiglio pratico è sempre quello di leggere il contratto, abbiamo diritto ad avere prima della sottoscrizione una copia del contratto e attenzione: il contratto con la banca deve essere redatto per iscritto, ogni altra forma, quella verbale ad esempio, è nulla. E come al solito, leggere il contratto e farselo spiegare se non si è capito. Unitamente la banca deve consegnare con il contratto il documento di sintesi, lì sono riportate tutte le cose più importanti a cui dobbiamo prestare attenzione.

 

Barbara Masulli: Nel caso in cui la banca si rifiutasse di consegnare il contratto prima di firmarlo, come dobbiamo comportarci?

 

Avv. Melpignano: Innanzitutto cambiare banca, vuol dire che non ci si pone in maniera chiara e trasparente nei confronti del proprio nuovo cliente, e sicuramente denunciare l’accaduto alla Banca d’Italia, l’organo di vigilanza preposto per la valutazione di questi atteggiamenti assolutamente illegali.

 

Barbara Masulli: Ma perché in tanti decidono di aprire un conto corrente, ci sono dei vantaggi?

 

Avv Melpignano: Il conto corrente ha una grande duttilità, mi consente di ricevere lo stipendio, la pensione, posso usare le carte di credito e di debito, mi dà un bancomat, oggi sempre più utilizzato, consente di poter addebitare le bollette. Non sempre però questi vantaggi vengono contemperati dai costi che sono piuttosto elevati.

 

Barbara Masulli: Le noti dolenti, la banca può decidere di aumentare le spese annuali di tenuta conto o di abbassare il tasso creditore, noi come e quando lo veniamo a sapere?

 

Avv. Melpignano: E’ una cosa che può fare la banca, il testo unico bancario consente alla banca di modificare unilateralmente, cioè per sua esclusiva volontà, le condizioni di contratto. Possiamo venirlo sapere in un qualunque momento, noi abbiamo soltanto una scelta, quella cioè di tenerci l’aumento, e quindi di continuare un rapporto con questa banca, oppure entro 60 giorni dalla comunicazione recedere e cambiare banca.

 

Barbara Masulli: Rispondiamo ad una mail che dice: “Lo scorso mese ho fatto un piccolo prelievo con il bancomat e sono andato in rosso nonostante avessi versato subito dopo un assegno, inoltre alla fine del trimestre la banca mi ha addebitato degli interessi passivi”, ci spieghi meglio questo meccanismo.

 

Avv. Melpignano: Il telespettatore ha commesso un’ingenuità pensando che prelevare con un bancomat equivalesse poi a versare anche nello stesso giorno un assegno per compensare il prelievo, non è così, le banche quando ci prestano dei soldi li addebitano in tempo reale sul conto corrente, quando invece versiamo dei soldi, ad esempio con un assegno, applicano il meccanismo cosiddetto della valuta, perché quei soldi sono virtualmente sul mio conto ma potrò utilizzarli soltanto dopo qualche giorno, ed ecco che si innesca un meccanismo infernale quello dell’addebito degli interessi anche sugli interessi, il cosiddetto anatocismo, per il quale poi a fine trimestre il consumatore si troverà a pagare piuttosto salato.

 

Barbara Masulli: Questo meccanismo lo approfondiremo anche nella diretta web, cerchiamo di capire ora quanto ci costa un conto corrente.

 

Avv. Melpignano: E’ tutto spiegato sull’estratto conto, che ogni due o tre mesi, a seconda del tipo di contratto che si ha con la banca, arriva a casa. L’estratto conto non è proprio di immediata comprensione. Noi abbiamo predisposto un modulo, pubblicato sul sito, che consente di farsi i conti. Per cui, estratto conto alla mano, è sufficiente compilare tutte le caselle, ad esempio il costo del bollo sul conto corrente, che però non decide mai la banca ma lo Stato, e tutte le varie spese, i bonifici che ho eseguito, le bollette che sono transitate sul mio conto, il costo del bancomat, della carta di credito. Alla fine avrò il totale che spesso e volentieri è diverso dal totale che immaginavo, perché magari ho una convenzione particolare che vale soltanto per un certo numero di operazioni, mi sfuggono i conti e poi a fine periodo pago di più di quello che pensavo di dover pagare.

 

Barbara Masulli: Alcune banche hanno aperto un canale, rivolto ai propri clienti, sul web, altre svolgono le proprie operazioni solo su internet, quali vantaggi ci sono? Si riducono effettivamente le spese oltre alle file agli sportelli?

 

Avv. Melpignano: Questi possono essere i vantaggi immediatamente rivelabili, come sempre quando ci avviciniamo alla tecnologia dobbiamo avere consapevolezza di quello che stiamo facendo, è chiaro che operare sul proprio conto corrente con un semplice codice, un pin, e non con una firma, mi espone ad una serie di pericoli dei quali abbiamo peraltro parlato in qualche precedente puntata di SALVADIRITTI, qualcuno potrebbe rubarmi il codice, potrei essere vittima di pirati informatici e tante altre storie simili a questa, il conto corrente on-line può andar bene, fa risparmiare, bisogna saperlo usare, certo non è per tutti ma soltanto per chi ha una padronanza con il mezzo informatico e lo sa usare.

 

Barbara Masulli: Abbiamo parlato di conti tradizionali, on-line, un consiglio per concludere.

 

Avv. Melpignano: Il consiglio è molto semplice, anzitutto domandiamoci se il conto corrente realmente ci serve, perché il conto corrente ha un costo, se non ci serve per tutte le altre cose che abbiamo indicato prima pensiamo a degli strumenti alternativi, ad esempio un libretto di deposito, e poi se proprio dobbiamo aprire un conto corrente teniamo d’occhio ogni mese i costi, perché il conto corrente corre e corrono anche i costi se non riusciamo a fermarli per tempo.

 

 

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OSPITE DONATO MARINELLI, DIRETTORE COMMERCIALE ACQUEDOTTO PUGLIESE

 

 

Da un secolo offre i propri servizi a 4 milioni di cittadini, immette ogni anno oltre 560 milioni di metri cubi di acqua, e la sua rete è lunga circa 13.500 km. Sto parlando dell’Acquedotto Pugliese, il più grande d’Europa, ed uno dei più importanti al mondo. Con noi il suo direttore commerciale, Donato Marinelli.

 

Barbara Masulli: Se c’è una cosa alla quale i consumatori non possono rinunciare è l’acqua, quindi i servizi legati a questo bene primario devono essere efficienti. L’acquedotto pugliese come mantiene questo impegno?

 

Donato Marinelli: L’acquedotto pugliese ha avviato nel corso degli ultimi anni un processo di innovazione per i propri servizi estremamente importante. Abbiamo avviato nel 2002 un progetto denominato ACS, Aqp Customer Service, teso ad innovare tutti i servizi a partire dal contact center, che nasce nel 2000 come un servizio di informazione per l’utenza, che poi è cresciuto come un servizio che analizza tutti i contatti con i nostri clienti, in modo da gestire in maniera univoca il contatto sia via telefono, via web, via mail, in maniera da dare risposte ai clienti concrete e trasparenti nella gestione della propria richiesta.

 

Barbara Masulli: Trasparenza e chiarezza sono indispensabili per la lettura di bollette e fatture, come risponde a questa esigenza l’Acquedotto, quali innovazioni ha apportato?

 

Donato Marinelli: Proprio in questi giorni, nelle ultime settimane, stiamo mandando una nuova fattura ai clienti. La nuova fattura rivisita quella precedente, tra l’altro avviene un nuovo processo, che sarà anche quello della fattura elettronica che sarà possibile ricevere, previa iscrizione al nostro sito, via mail attraverso canali telematici, quindi agevolando tutti coloro che necessitano di averla prima rispetto al tempo in cui le poste riescono a consegnarla tramite i canali tradizionali di spedizione

 

Avv. Melpignano: Ci dica qualche buona ragione per cui bisogna prediligere l’acqua del rubinetto, è buona, non inquina, non porta con sé costi di trasporto, costi di smaltimento delle bottiglie di plastica, costa di meno.

 

Donato Marinelli: Sono tutte buone ragione. Intanto una bottiglia di acqua minerale costa quanto mille litri dell’acqua che distribuiamo noi, quindi il rapporto è di uno a mille. I nostri parametri di controllo della qualità dell’acqua sono maggiormente ristretti rispetto a quelli dell’acqua minerale. Noi effettuiamo decine di migliaia di controlli quotidianamente sull’acqua che distribuiamo, la nostra acqua è buona, purtroppo c’è un problema probabilmente delle reti interni, su cui noi abbiamo già invitato – ma approfitto dell’occasione per rinnovare l’invito a tutti i nostri clienti, soprattutto agli amministratori – ad effettuare controlli sulle proprie autoclavi, sulle proprie cisterne, perché quello può generare un problema sulla qualità dell’acqua.

 

Barbara Masulli: Sono in atto interventi concreti per recuperare i mancati pagamenti da parte dei clienti morosi?

 

Donato Marinelli: Noi sulle morosità abbiamo fatto cose molto forti e le stiamo continuando a fare, dall’anno scorso abbiamo avviato un’azione molto più sistematica che in passato: su ogni fattura non pagata viene effettuato un sollecito, dopo due fatture non pagate viene già inviata un’intimazione di sospensione della fornitura.

 

Avv. Melpignano: Il costo dell’acqua potrebbe variare di molto, sono anni che si parla di sprechi sulle condutture, sulle strutture dell’Acquedotto, intanto vorrei chiederle che cosa sta facendo l’azienda per limitare e ridurre questi sprechi e se poi la riduzione degli sprechi potrà portare ad una riduzione del costo finale per il consumatore.

 

Donato Marinelli: Come previsto dal nostro piano industriale, abbiamo sviluppato un sistema integrato, parlare di recupero delle perdite è parlare di tante piccole grandi cose che bisogna fare per intervenire e per avere una maggiore efficienza del sistema. Abbiamo avviato un progetto di telecontrollo che ci serve a tenere sotto controllo tutto il flusso, abbiamo avviato un progetto molto importante di ricerca perdita sulla rete, sono interessati 143 comuni della Puglia, controlliamo il 70% delle nostre reti e l’80% della popolazione residente verrà beneficiata da questo progetto di risanamento delle reti. Abbiamo avviato già da due anni un progetto di sostituzione di tutti i nostri contatori, diciamo che noi contiamo di sostituirne 400mila entro il 2010. Questi sono gli interventi principali. Noi spendiamo 50milioni di euro annui di manutenzione straordinaria della struttura, questo vuol dire che noi interveniamo costantemente con centinaia di cantieri aperti che abbiamo sul nostro territorio per riparare le perdite, abbiamo una manutenzione molto importante che serve a recuperare risorse. Col tempo speriamo ancora di continuare con questa opera di razionalizzazione e di efficienza che porterà benefici sicuramente a tutti.

 

 

 

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SONDAGGIO SCOMMESSE

 

In tanti nell’illusione di diventare milionari esagerano con scommesse e lotterie, per altri il gioco rischia di trasformarsi in una vera e propria dipendenza.

 

Barbara Masulli: Recentemente c’è stato un boom di Gratta e Vinci, soprattutto in Italia. Pensate che nel 2008 si è registrato un incremento del 16.7% rispetto all'anno precedente, praticamente oltre nove miliardi di euro. Ma abbiamo letto sui giornali che la Guardia di Finanza ha sequestrato milioni di biglietti falsi, che promettevano vincite di 20-30 mila euro, in realtà queste non superavano i 2-3 euro. Come facciamo a difenderci da questi raggiri?

 

Avv. Melpiganno: Se volessi adottare tutte le cautele di questo mondo dovrei controllare sul Gratta e Vinci che ho appena comprato se ci sono diversi loghi: il logo Gratta e Vinci, il logo dei Monopoli di Stato, il logo Gioco Sicuro, che è un logo con cui i Monopoli tendono a dare un bollino di sicurezza sul quel tipo di gioco, se c’è il logo del Consorzio Lotterie e se c’è un codice a barre. Insomma una cosa complicatissima per chiunque di noi si affaccia a questo gioco estremamente economico ed estremamente popolare. E’ un controllo che non dovrebbe essere fatto dal consumatore ma da chi mette in commercio i tagliandini dei Gratta e Vinci.

 

Barbara Masulli: La corsa a giochi e scommesse ha da poco contagiato anche il web, in particolare a marzo si è registrato un record, cioè 317 milioni di euro spesi sui siti di scommesse on-line, ma si tratta di siti legali?

 

Avv. Melpignano: Su questi siti bisogna aprire gli occhi, dobbiamo adottare una serie di cautele, non facciamoci ingannare. Innanzitutto studiamolo questo sito, andiamo in home page e verifichiamo se ci sono una serie di elementi di base utili per individuare questo sito, ad esempio c’è o non c’è la partita Iva? Una cosa importantissima che ci serve per identificare il sito, è indicata la sede legale? Quindi ho la possibilità di rintracciare il gestore? Ci sono o non ci sono gli estremi della concessione amministrativa? Chi crea dei siti per il gioco on-line deve essere autorizzato dai Monopoli di Stato, altrimenti compie un’attività illegale, ci sono tutte le informazioni sulle modalità di gioco, le informazioni sul montepremi, su come viene gestito il mio portafogli virtuale, c’è un link al sito dei Monopoli di Stato? E soprattutto, viene utilizzato un metodo di pagamento protetto, sicuro, secondo gli standard del web? Queste sono tutte le verifiche che dovremmo in prima battuta fare.

 

Barbara Masulli: Proprio negli ultimi giorni i Monopoli di Stato hanno oscurato 1.600 siti stranieri, perché erano privi di licenza. Quali altri informazioni dobbiamo avere per capire se questi siti sono sicuri?

 

Avv. Melpignano: Ricordiamoci che nel momento in cui ci iscriviamo ad uno di questi siti, stipuliamo un contratto a distanza, quindi abbiamo diritto a ricevere via mail, via fax, una copia del contratto, lo dobbiamo leggere, firmare e poi rimandarlo. Cerchiamo di studiare le regole del gioco, non del gioco che andremo a fare sul sito, ma le regole che il gestore del sito intende imporci, piccole regole alle quali prestare attenzione, ad esempio il foro competente in caso di controversie, insomma la causa la farò dove risiedo io o dove si trova il gestore di questo sito che potrebbe essere in qualunque altro posto, le modalità ad esempio di trattamento dei miei dati personali, lasciamo delle tracce nel momento in cui giochiamo, quali sono i diritti di chi è iscritto al sito, ma anche i doveri del gestore, ad esempio in caso di malfunzionamento: ho fatto una scommessa che sarebbe stata vincente ma il sito non ha funzionato in quel determinato momento. Le regole di questo tipo di gioco dobbiamo studiarle bene, e se il sito non ci convince cambiamolo, anzi se evitiamo di giocare è meglio.

 

Barbara Masulli: Quindi attenzione anche perché si ipotizza che gli italiani nel 2009 arriveranno a spendere per i giochi on-line una cifra superiore quattro volte rispetto a quella dell'anno scorso.

 

 

 

 

 

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Intervista: Donato Marinelli, Direttore Commerciale Acquedotto Pugliese
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Approfondimenti: Puntata > Conti corrente > Acquedotto > Case > Acqua > Scommesse > Denaro elettronico > Video >

Autore: SalvaDiritti
Fonte: SalvaDiritti

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