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Servizio: i conti correnti

2009-04-25 Articolo successivo - Stampa

Abstract: Gestire il proprio denaro con un conto corrente č pratico, e consente di usufruire dei servizi offerti dalle banche. Molti ne hanno uno, ma sappiamo effettivamente con che cosa abbiamo a che fare?

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ARGOMENTO CONTI CORRENTI


Gestire il proprio denaro con un conto corrente è pratico, e consente di usufruire dei servizi offerti dalle banche. Molti ne hanno uno, ma sappiamo effettivamente con che cosa abbiamo a che fare?


CONTI AL CORRENTE

di Valeria Blanco


Un tempo i risparmi si mettevano sotto il materasso. Ma la gestione del denaro destinato a fronteggiare le spese correnti si è notevolmente semplificata grazie al conto corrente e ai servizi ad esso collegati offerti dalla banca.

Il conto corrente consente al titolare di disporre a piacimento e in maniera semplice del proprio denaro. Aprire un conto presso una banca o la Posta, oggi, significa poter disporre il pagamento automatico delle rate del mutuo o delle bollette, vedersi accreditato lo stipendio o ricevere bonifici. Il tutto, a fronte di spese minime che in qualche caso si limitano alle sole tasse, cioè a circa trenta euro l’anno.

Il guadagno in termini di sicurezza e semplificazione nella gestione del denaro è evidente, nonostante l’interesse attivo concesso dalla banca sia così modesto da non bastare, nella maggior parte dei casi, neppure a compensare il tasso d’inflazione. Diverso il caso dei conti correnti on line, che assicurano tassi d’interesse più elevati, a fronte di una serie di limiti, tra cui la diffidenza del correntista ad affidarsi a una banca virtuale.

Nella maggior parte dei casi, al conto corrente è collegato un bancomat o una carta di credito, che rende ancor più semplice ritirare il denaro anche quando la filiale è chiusa, o fare acquisti senza maneggiare contanti. Certo, per ogni optional la banca chiede il pagamento di un canone, e per ogni operazione effettuata, di solito addebita una commissione. Le condizioni di un conto corrente, però, sono negoziabili e possono essere adeguate alle proprie abitudini di spesa. Ad esempio, spendere denaro che non si possiede, cioè andare in rosso, è un’operazione che costa tanto ma può essere concordata con la banca stabilendo un fido, utile per far fronte ad esigenze specifiche.

Per aiutare il cliente a controllare i propri movimenti di denaro, la banca invia, di solito ogni trimestre, l’estratto conto: un ragguaglio dettagliato su entrate e uscite. Uno strumento utile di cui, però, non ci si deve fidare ciecamente. Meglio controllarlo e, nel caso di errori o addebiti ingiusti, presentare alla banca un reclamo scritto entro 60 giorni. E se si trovasse una banca che offre condizioni migliori della propria? Il decreto Bersani ha reso più semplice chiudere un conto e aprirne un altro, imponendo alle banche l’estinzione del rapporto gratuita. Ma la prudenza, quando si tratta di denaro, non è mai troppa. Allora, sempre meglio controllare che la banca non addebiti comunque una spesa, confidando nella nostra buona fede o nella scarsa conoscenza delle leggi.



Barbara Masulli: Proprio perché la prudenza non è mai troppa abbiamo con noi l’esperto di SALVADIRITTI al quale chiedo subito, quali sono le regole da seguire se decido di aprire un conto corrente?


Avv. Melpignano: La prima regola è domandarsi se un conto corrente serve realmente, il conto corrente è utile ed importante, ma non è necessario, ad esempio se devo avere soltanto dei titoli di investimento presso una banca non sono obbligato ad aprire un conto corrente come spesso mi invitano a fare, è sufficiente avere un conto titoli, questo come consiglio di finalità. Il consiglio pratico è sempre quello di leggere il contratto, abbiamo diritto ad avere prima della sottoscrizione una copia del contratto e attenzione: il contratto con la banca deve essere redatto per iscritto, ogni altra forma, quella verbale ad esempio, è nulla. E come al solito, leggere il contratto e farselo spiegare se non si è capito. Unitamente la banca deve consegnare con il contratto il documento di sintesi, lì sono riportate tutte le cose più importanti a cui dobbiamo prestare attenzione.


Barbara Masulli: Nel caso in cui la banca si rifiutasse di consegnare il contratto prima di firmarlo, come dobbiamo comportarci?


Avv. Melpignano: Innanzitutto cambiare banca, vuol dire che non ci si pone in maniera chiara e trasparente nei confronti del proprio nuovo cliente, e sicuramente denunciare l’accaduto alla Banca d’Italia, l’organo di vigilanza preposto per la valutazione di questi atteggiamenti assolutamente illegali.


Barbara Masulli: Ma perché in tanti decidono di aprire un conto corrente, ci sono dei vantaggi?


Avv Melpignano: Il conto corrente ha una grande duttilità, mi consente di ricevere lo stipendio, la pensione, posso usare le carte di credito e di debito, mi dà un bancomat, oggi sempre più utilizzato, consente di poter addebitare le bollette. Non sempre però questi vantaggi vengono contemperati dai costi che sono piuttosto elevati.


Barbara Masulli: Le noti dolenti, la banca può decidere di aumentare le spese annuali di tenuta conto o di abbassare il tasso creditore, noi come e quando lo veniamo a sapere?


Avv. Melpignano: E’ una cosa che può fare la banca, il testo unico bancario consente alla banca di modificare unilateralmente, cioè per sua esclusiva volontà, le condizioni di contratto. Possiamo venirlo sapere in un qualunque momento, noi abbiamo soltanto una scelta, quella cioè di tenerci l’aumento, e quindi di continuare un rapporto con questa banca, oppure entro 60 giorni dalla comunicazione recedere e cambiare banca.


Barbara Masulli: Rispondiamo ad una mail che dice: “Lo scorso mese ho fatto un piccolo prelievo con il bancomat e sono andato in rosso nonostante avessi versato subito dopo un assegno, inoltre alla fine del trimestre la banca mi ha addebitato degli interessi passivi”, ci spieghi meglio questo meccanismo.


Avv. Melpignano: Il telespettatore ha commesso un’ingenuità pensando che prelevare con un bancomat equivalesse poi a versare anche nello stesso giorno un assegno per compensare il prelievo, non è così, le banche quando ci prestano dei soldi li addebitano in tempo reale sul conto corrente, quando invece versiamo dei soldi, ad esempio con un assegno, applicano il meccanismo cosiddetto della valuta, perché quei soldi sono virtualmente sul mio conto ma potrò utilizzarli soltanto dopo qualche giorno, ed ecco che si innesca un meccanismo infernale quello dell’addebito degli interessi anche sugli interessi, il cosiddetto anatocismo, per il quale poi a fine trimestre il consumatore si troverà a pagare piuttosto salato.


Barbara Masulli: Questo meccanismo lo approfondiremo anche nella diretta web, cerchiamo di capire ora quanto ci costa un conto corrente.


Avv. Melpignano: E’ tutto spiegato sull’estratto conto, che ogni due o tre mesi, a seconda del tipo di contratto che si ha con la banca, arriva a casa. L’estratto conto non è proprio di immediata comprensione. Noi abbiamo predisposto un modulo, pubblicato sul sito, che consente di farsi i conti. Per cui, estratto conto alla mano, è sufficiente compilare tutte le caselle, ad esempio il costo del bollo sul conto corrente, che però non decide mai la banca ma lo Stato, e tutte le varie spese, i bonifici che ho eseguito, le bollette che sono transitate sul mio conto, il costo del bancomat, della carta di credito. Alla fine avrò il totale che spesso e volentieri è diverso dal totale che immaginavo, perché magari ho una convenzione particolare che vale soltanto per un certo numero di operazioni, mi sfuggono i conti e poi a fine periodo pago di più di quello che pensavo di dover pagare.

 

Barbara Masulli: Alcune banche hanno aperto un canale, rivolto ai propri clienti, sul web, altre svolgono le proprie operazioni solo su internet, quali vantaggi ci sono? Si riducono effettivamente le spese oltre alle file agli sportelli?


Avv. Melpignano: Questi possono essere i vantaggi immediatamente rivelabili, come sempre quando ci avviciniamo alla tecnologia dobbiamo avere consapevolezza di quello che stiamo facendo, è chiaro che operare sul proprio conto corrente con un semplice codice, un pin, e non con una firma, mi espone ad una serie di pericoli dei quali abbiamo peraltro parlato in qualche precedente puntata di SALVADIRITTI, qualcuno potrebbe rubarmi il codice, potrei essere vittima di pirati informatici e tante altre storie simili a questa, il conto corrente on-line può andar bene, fa risparmiare, bisogna saperlo usare, certo non è per tutti ma soltanto per chi ha una padronanza con il mezzo informatico e lo sa usare.


Barbara Masulli: Abbiamo parlato di conti tradizionali, on-line, un consiglio per concludere.


Avv. Melpignano: Il consiglio è molto semplice, anzitutto domandiamoci se il conto corrente realmente ci serve, perché il conto corrente ha un costo, se non ci serve per tutte le altre cose che abbiamo indicato prima pensiamo a degli strumenti alternativi, ad esempio un libretto di deposito, e poi se proprio dobbiamo aprire un conto corrente teniamo d’occhio ogni mese i costi, perché il conto corrente corre e corrono anche i costi se non riusciamo a fermarli per tempo.


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Approfondimenti: Banche > Conti correnti > Servizio > Video >

Autore: SalvaDiritti
Fonte: SalvaDiritti

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