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Puntata n.4 - il video

2009-04-04 Articolo successivo - Stampa

Abstract: Oggi con un clic č possibile mettere a confronto tariffe e polizze rc auto, c’č maggiore trasparenza sui prezzi dei carburanti e sui costi degli aerei. Tutte conseguenze delle liberalizzazioni. Ma esiste effettivamente una reale concorrenza in tutti i settori? Ne parliamo con il segretario generale dell’Adiconsum, Paolo Landi.



Puntata n.4 - il video
Modulo per il rimborso da inviare a TIM
L'Ospite: il confronto delle polizze rc auto
Sondaggio: i telefonini, trasparenza e liberalizzazione delle tariffe
Servizio: i pendolari e i mezzi di trasporto
Pendolari in viaggio fra ritardi e disservizi. Se ne parla a SalvaDiritti



In tutta l’Italia i pendolari ogni giorno viaggiano in treno o in autobus, per studio o per lavoro

Servizio: I PENDOLARI - di Valeria Blanco

Sono 80 mila in Puglia, migliaia in ogni regione, per un totale di due milioni in tutta l’Italia i pendolari che ogni giorno viaggiano in treno o in autobus, per studio o per lavoro. Ciò che invocano a gran voce sono puntualità, sicurezza e pulizia, e in caso di disagi, anche il giusto risarcimento. Dura la vita del pendolare. Checché se ne dica, a nessuno fa piacere alzarsi la mattina e affrontare un viaggio di decine o centinaia di chilometri per raggiungere il posto di lavoro. Se aggiungiamo autobus in ritardo, treni sporchi, taxi troppo cari, parcheggi a tariffe orarie esose e collegamenti in alcuni tratti pressoché inesistenti, il quadro è completo. Si arriva in ufficio o all’Università già stressati, si rientra a casa senza un briciolo di energia per godersi la vita. Ma i problemi per i pendolari non si limitano a tempo e tariffe. Se si abita in provincia, spesso ci si trova di fronte alla totale assenza di collegamenti col capoluogo più vicino, si è obbligati a prendere l’auto e a parcheggiarla per l’intera giornata nei pressi della stazione. Ma i costi in termini di stress, carburante e inquinamento sono molto alti. Nella maggior parte dei casi, gli unici parcheggi disponibili sono delimitati da strisce blu e richiedono un pagamento minimo di 50 centesimi l’ora. Non rimane che scegliere: pagare o parcheggiare lontano. Dovendo, in questo caso, puntare la sveglia un quarto d’ora prima del dovuto e rassegnarsi a fare una scarpinata mattutina, magari consolandosi al pensiero che lo sport allunga la vita. E che dire dei ritardi, cui autolinee e ferrovie ci hanno abituato a guardare con placida rassegnazione? Oltre al danno la beffa: Trenitalia, ad esempio, risarcisce parte del prezzo del biglietto solo dopo 25 minuti di ritardo e a patto di aver prenotato. In molte aziende, invece, dopo 15 minuti scatta la decurtazione delle stipendio, mentre nelle Università la tolleranza si limita al classico quarto d’ora accademico. Affittare un appartamento nella città dove ha sede il luogo di lavoro, per chi ha moglie e figli spesso è una scelta impraticabile per chi ha moglie e figli che vivono altrove. Ma pretendere trattamenti dignitosi è un diritto sacrosanto. Tutte le aziende di trasporto hanno una carta dei servizi in cui illustrano gli standard di qualità minimi del servizio ed elencano diritti del passeggero e doveri dell’azienda. L’informazione, ancora una volta, è la migliore arma di difesa contro gli abusi. Essere consapevoli dei propri diritti di passeggero è essenziale per chiedere rimborsi o risarcimenti, per pretendere un trattamento dignitoso e soprattutto compatibile con quanto proclamato nelle carte dei servizi e spesso disatteso.

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Barbara Masulli: Abbiamo visto che con la carta dei servizi le aziende si impegnano a tutelare i diritti del cliente, ma un pendolare nel caso in cui volesse segnalare un problema che cosa deve fare?

Avv. Melpignano: Le carte dei servizi sono monumenti come questi, non esattamente agevoli da portar dietro, però ci sono delle informazioni utili, ad esempio come in questo caso a chi indirizzare il reclamo, che va indirizzato con raccomandata con ricevuta di ritorno, attenzione, quindi premunirsi sempre della prova dell’avvenuta notifica alla società di servizi.

Barbara Masulli: Per evitare di allungare i tempi e di ricorrere al giudice, in caso di controversie sono previste procedure di conciliazioni?

Avv. Melpignano: Fino ad ora non c’è stata una grande sensibilità nei confronti delle conciliazioni cosiddette paritetiche, quindi anche con un rappresentante dei consumatori, le Ferrovie dello Stato hanno avviato da pochissimo una procedura di conciliazione, che peraltro è in una fase sperimentale, cesserà nel 2010, ed è limitata a determinate ipotesi, ma per esempio le Ferrovie Sud-Est o le Appulo-lucane nella propria carta dei servizi non prevedono una procedura di conciliazione, per cui o mi tengo il torto, e questo è fuori discussione, o altrimenti vado dal giudice.

Barbara Masulli: In caso di danni provocati dalle aziende, sono previste delle garanzie assicurative?

Avv. Melpignano: Si possiamo rassicurare i telespettatori, le società dei servizi sono assicurate per i danni alle persone, assolutamente sì.

Barbara Masulli: Ma il risarcimento è automatico?

Avv. Melpignano: No, non è mai automatico, nulla piove dal cielo, dobbiamo sempre inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno presso la sede legale della società dei servizi e richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti, ovviamente questa raccomandata occorre inviarla quanto prima.

Barbara Masulli: E se invece il danno non è provocato dall’azienda, ma smarrisco un oggetto o me lo rubano, in questo caso ho il diritto di rimborso?

Avv. Melpignano: In questo caso il problema rimane mio.

Barbara Masulli: Non dovrebbero garantirci sicurezza?

Avv. Melpignano: Dovrebbero garantirci la sicurezza, però non garantiscono la custodia di quello che portiamo con noi, quindi valige, bagagli, telefonino, semplicemente ci assicurano il trasporto da un luogo ad un altro, ma non garantiscono la custodia delle cose che portiamo con noi.

Barbara Masulli: Può capitare di dover annullare una partenza, in questo caso invece del bonus posso richiedere un rimborso in contanti?

Avv. Melpignano: Ma è prevista una decurtazione, quindi si subisce una diminuzione del prezzo pagato all’atto dell’acquisto.

Barbara Masulli: E se invece il biglietto lo perdo?

Avv. Melpignano: Nel caso di smarrimento del biglietto non è previsto il rimborso, però qui c’è qualcosa che non funziona, nel senso che si potrebbe fare uno sforzo di più, io ho esaminato i biglietti dei principali gestori e mentre alcuni biglietti sono anonimi, non portano dei numeri, ad esempio altri come quello delle Ferrovie Appulo-lucane portano un numero di serie, per cui non dovrebbe essere impossibile poter annullare questo biglietto e rimborsare chi ha magari subito un furto, uno scippo, o più semplicemente smarrito il biglietto.

Barbara Masulli: Chiudiamo con una segnalazione arrivata da un telespettatore che ha telefonato al numero verde 800 984786 e cioè le obliteratrici, in caso di guasto che cosa dobbiamo fare? Possiamo salire tranquillamente sul treno o fioccano le multe?

Avv. Melpignano: Noi assistiamo spesso a queste cacce al tesoro delle obliteratrici funzionanti, salire senza aver obliterato il biglietto assolutamente no, così se la macchinetta non funziona dobbiamo autocertificare la data di viaggio, magari anche l’ora, quindi prendiamo la penna e sul biglietto scriviamo il giorno e l’ora di partenza.

Barbara Masulli: Dove lo scriviamo? Perché non è previsto uno spazio come invece i biglietti dell’autobus.

Avv. Melpignano: No, non è previsto uno spazio e quindi lo scriviamo dove capita, però anche qui spesso il passaparola e la solidarietà tra pendolari subiscono l’inefficienza di un servizio, perché chi richiede che venga compiuta una determinata attività come obliterare il biglietto deve mettere le persone in condizioni di poter fare questo.

Barbara Masulli: Ma lo dobbiamo scrivere senza dire niente a nessuno o dobbiamo ricercare un capotreno?

Avv. Melpignano: Si guardi, un’indicazione del genere lo dà Ferrovie dello Stato che dietro il biglietto di viaggio scrive proprio questo, cioè nel caso in cui non fosse possibile convalidare il biglietto per mancanza o per guasto delle obliteratrici rivolgersi all’atto della salita al personale di bordo, è una cosa un po’ complicata perché magari quando salgo sul treno ho altri problemi, sistemare i bambini o una persona anziana, riporre i bagagli, ricercare il personale di bordo non è il mio primo problema, altre società di servizi non portano neanche questa spiegazione che comunque è già un aiuto, un orientamento.

Barbara Masulli: E’ bene ricordarlo, scriverlo sul biglietto.

Avv. Melpignano: Sicuramente si, altrimenti si incorre in sanzione e purtroppo non c’è rimedio.

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Paolo Landi, Presidente Adiconsum, interviene sul confronto delle tariffe e delle polizze rc auto

Ospite: PAOLO LANDI, Presidente ADICONSUM

Oggi con un clic è possibile mettere a confronto tariffe e polizze rc auto, c’è maggiore trasparenza sui prezzi dei carburanti e sui costi degli aerei. Tutte conseguenze delle liberalizzazioni. Ma esiste effettivamente una reale concorrenza in tutti i settori? Ne parliamo con il segretario generale dell’Adiconsum, Paolo Landi.

Barbara Masulli: Queste liberalizzazioni come sono andate fino ad ora?

Paolo Landi: Abbiamo avuto processi di grandi liberalizzazioni a livello nazionale, li abbiamo avuti nel settore delle tariffe delle assicurazioni auto, questo è partito molti anni fa, nel settore della telefonia di base, nel settore delle autostrade, però se andiamo a vedere bene i risultati di queste liberalizzazioni, non sono state a vantaggio dei consumatori, anzi in alcuni casi sono state letteralmente un fallimento per i consumatori e per il sistema Paese. Pensiamo alla telefonia di base, da un grande settore all’avanguardia sul piano delle tecnologie oggi ci troviamo di fronte ad un settore arretrato sul piano delle tecnologie con grandi difficoltà a fare investimenti, a nuovi allacci E quindi di fatto non c’è stato un grande vantaggio per i consumatori.

Barbara Masulli: La situazione è migliorata con gli interventi più recenti?

Paolo Landi: Nelle liberalizzazioni più urgenti, quel famoso pacchetto Bersani, certamente dei vantaggi sono arrivati per i consumatori, basta pensare alla vendita dei farmaci nelle parafarmacie o nei grandi supermercati, e quindi agli sconti che non abbiamo mai visto nel settore dei farmaci, e questo sicuramente è un dato positivo.

Avv. Melpignano: Perché le liberalizzazioni non hanno portato i benefici sperati?

Paolo Landi: Molti dei processi di liberalizzazioni non hanno innescato quella concorrenza che avrebbe dovuto esserci Si è passati di più da un monopolio pubblico ad un monopolio privato, e quando si passa ad un monopolio privato i vantaggi non sono per i consumatori ma sono per le stesse imprese, credo che questo processo debba continuare perché non c’è l’alternativa e quindi come associazione dei consumatori noi dobbiamo controllare questi processi affinché avvengano con delle regole che possano innescare una maggiore concorrenza, che possano portare dei benefici ai consumatori.

Barbara Masulli: Quali sono i settori in cui si stanno avviando nuove liberalizzazioni?

Paolo Landi: Oggi siamo di fronte ad una nuova liberalizzazione che riguarda il settore dell’energia elettrica e del gas. Sull’energia elettrica il processo è appena partito, oggi assistiamo a proposte di riduzione del costo della bolletta elettrica del 10, del 20% anche se queste percentuali vanno ridotte a metà, perché questo calcolo del 10 o del 20 non è sull’intera bolletta, ma solo sulla parte del costo dell’energia e quindi si è attivato un meccanismo di concorrenza. Il problema dov’è? Fino a quando questi vantaggi verranno mantenuti. Il rischio è che si acquisisce il cliente e una volta acquisito il cliente quella percentuale di sconto sparisce, perché la concorrenza anche qui è limitata a poche imprese che operano nel settore, per non parlare del settore del gas che di concorrenza è difficile parlarne, essendo un unico gestore che fornisce il gas e se non si crea un meccanismo di concorrenza vera, lì siamo solo di fronte ad una concorrenza sulla carta.

Avv. Melpignano: L’Antitrust ha recentemente rilevato come taluni organi non abbiano rispetto per intero le normative sulle liberalizzazioni, vorrei sapere dal suo punto di vista come è cambiato il rapporto fra professionista e consumatore?

Paolo Landi: Direi che in questi anni è cambiato in modo notevole pensiamo ad alcuni anni fa, quando i regolamenti dei servizi scritti dalle imprese erano con tutti i diritti alle imprese, tutti i doveri per i consumatori, nessuna penalità per le imprese, tutte le penalità per i consumatori. Da questa situazione di qualche anno fa ad oggi direi che la situazione è cambiata. È cambiata in termini di regole, di norme, con contratti più equi, meno vessatori, è cambiata per avere introdotto nelle grandi imprese di servizio normative di procedure di conciliazioni, pensiamo alla telefonia, il settore dell’energia, il settore delle poste, delle ferrovie, del settore bancario. E questo ha consentito di risolvere migliaia e migliaia casi di contenzioso che prima non erano risolti.

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Le liberalizzazioni riguardano anche la telefonia mobile. La trasparenza è d’obbligo e finalmente adesso per la ricarica del cellulare paghiamo quanto consumiamo. Ma in quanti sono soddisfatti del proprio gestore di telefonia mobile.

Sondaggio:

Barbara Masulli: A proposito di gestori ce ne sono di nuovi che si sono affiancati a quelli tradizionali, in che cosa consiste la differenza?

Avv. Melpignano: In realtà non viene percepita perché quello che chiediamo ad un gestore telefonico è di poter effettuare e ricevere una telefonata, nella sostanza questi nuovi gestori che sono i cosiddetti operatori virtuali non hanno una propria rete fisica di trasmissione, si appoggiano sulle reti dei gestori tradizionali.


Barbara Masulli: Ma un adeguato servizio al cliente, una copertura a livello nazionale, tutto questo viene garantito?

Avv. Melpignano: Tutto questo dovrebbe essere garantito, viene per lo meno indicata qual è la copertura massima che il gestore si impegna ad offrire al proprio cliente.

Barbara Masulli: Qual è questa copertura ad esempio se vado all’estero?

Avv. Melpignano: Conviene sempre verificarlo, per l’estero si va al cosiddetto roaming, quindi con accordi con operatori locali mi viene garantita l’utilizzabilità del mio telefonino, è buona norma comunque andare sui siti dei gestori telefonici o chiamare direttamente il servizio clienti per accertarsi dell’effettiva copertura sul territorio nazionale.

Barbara Masulli: Nota dolente, le tariffe, come si fa a sapere qual è effettivamente l’operatore che ho chiamato?

Avv. Melpignano: C’è un numero universale che conviene anteporre prima del numero che stiamo chiamando, è il 456 più il numero del destinatario, otteniamo una risposta e ci viene detto se la persona che stiamo chiamando ha il nostro stesso gestore telefonico oppure no, altri gestori hanno invece dei numeri dedicati che si aggiungono a questo numero che è un numero universale, ad esempio Tim ha il 4884, Vodafone il 454, sempre seguito dal destinatario della nostra telefonata, è l’unico modo che abbiamo per capire se la nostra tariffa convenzionata magari con numeri dello stesso gestore vale per quella telefonata oppure no.

Barbara Masulli: E’ recente la notizia che l’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato ha multato due note compagnie telefoniche per aver aumentato le tariffe senza aver informato i propri clienti, e anche per la vendita illecita di suonerie. A questo proposito lo staff giuridico di Salvadiritti ha predisposto dei moduli.

Avv. Melpignano: Sì, sono pubblicati sul sito nella sezione telefonia fissa e mobile, per chiedere il rimborso, c’è diritto al rimborso, nel primo caso perché sono state aumentate delle tariffe non preventivamente concordate o accettate dall’utente, dal consumatore, nel secondo caso la sanzione dell’Antitrust ha condannato le imprese perché in realtà scaricare una suoneria comportava la sottoscrizione di un contratto e quindi una sorta di abbonamento, per cui ogni settimana mi arrivava in automatico l’addebito per l’acquisto di una nuova suoneria, questa pubblicità non era trasparente per cui il consiglio è: prima di scaricare una suoneria, prima di accettare con un clic, leggiamo il contratto e leggiamolo con attenzione. 

 

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Approfondimenti: Pendolari > Polizze > Assicurazioni > Puntata > Video > Telefonia >

Autore: SalvaDiritti
Fonte: SalvaDiritti

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