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Le banche dati pregiudizievoli

2009-02-07 Articolo successivo - Stampa

Abstract: Che cosa sono le centrali dei rischi? Forse pochi lo sanno eppure si tratta di qualcosa che potrebbe riguardare chiunque abbia saltato la rata di un mutuo o pagato in ritardo una semplice bolletta. Valeria Bianco ci spiega tutto nel servizio, poi approfondiremo l'argomento in studio con l'avvocato Melpignano.






BARBARA MASULLI IN STUDIO

Che cosa sono le centrali dei rischi? Forse pochi lo sanno eppure si tratta di qualcosa che potrebbe riguardare chiunque abbia saltato la rata di un mutuo o pagato in ritardo una semplice bolletta. Valeria Bianco ci spiega tutto nel servizio, poi approfondiremo l'argomento in studio con l'avvocato Melpignano.


"CATTIVI PAGATORI" DI VALERIA BLANCO

Avete mai mancato il pagamento di una rata, o semplicemente avete pagato in ritardo qualche

bollettino della vostra nuova tv? Probabilmente non avete mai sentito parlare di banche dati

pregiudizievoli e centrali dei rischi. Accertatevi, allora, che non ci sia anche il vostro nome nella

lista dei cattivi pagatori.

Quando chiediamo il rilascio di una carta di credito, apriamo un conto corrente, stipuliamo un

mutuo o accendiamo un finanziamento, la banca o la finanziaria, prima di concederlo, controlla la

nostra affidabilità. Lo fa interrogando le centrali rischi, banche dati che forniscono informazioni

dettagliate sulla solvibilità dei clienti. Ne esistono di pubbliche, gestite dalla banca d’Italia, e di

private, note collettivamente come Sic: sistemi di informazioni creditizie. Consentono, agli istituti

che ne fanno richiesta, di conoscere i vostri impegni finanziari passati e in corso ed eventuali

irregolarità nei pagamenti. Se ad esempio non avete pagato le rate del mutuo, il vostro nome

confluisce nella black list dei cattivi pagatori. Una volta finiti in questa "lista nera" è difficile

uscirne, anche dopo aver estinto la situazione debitoria. Diventerà quasi impossibile ottenere nuovi

finanziamenti. Oppure, chi li concederà, pretenderà un tasso più alto.

Oggi, con l’aumento di chi fa ricorso a prestiti di ogni tipo, è più che mai necessario conoscere i

propri diritti in relazione ai dati contenuti in queste centrali, in modo da poter intervenire se si

riscontrano irregolarità. E, soprattutto, per vedersi garantito l’accesso al credito.

È bene sapere che dal 2005 i Sic sono vincolati al rispetto di un Codice di deontologia che riduce da

5 a 3 anni il tempo massimo di iscrizione in una banca dati pregiudizievole. Stabilisce che le

segnalazioni di morosità possono essere effettuate solo per il mancato pagamento di somme

consistenti e introduce il “diritto all’oblio”. Il creditore, in sostanza, ha il diritto di veder cancellato

il proprio nome dalla lista nera, trascorso un certo periodo di tempo dall’estinzione del debito.

La cancellazione dei dati dovrebbe avvenire automaticamente alle scadenze previste. È comunque

buona norma fare un controllo, chiedendo una visura a ciscuna banca dati in cui il vostro nome

potrebbe comparire.



IN STUDIO

Barbara: E per evitare spiacevoli sorprese, abbiamo in studio il nostro esperto. Queste banche dati sono tante, noi a chi dobbiamo rivolgerci per sapere se siamo finiti in una lista nera, se così si può chiamare?


Avvocato Melpignano: Si nera, ma la chiamerei anche bianca. In realtà una cosa che si tende a sottovalutare è che queste banche dati riportano tutte le nostre richieste di finanziamento a prescindere che siano state evase oppure no. Quindi se chiedo un prestito e non lo ottengo comunque il mio nominativo sarà segnalato in questa banca dati. Dobbiamo rivolgerci alla banca dati che gestisce il nostro finanziamento e quindi dipende dal tipo di finanziamento richiesto ed eventualmente ottenuto. Per cui un mutuo o un'apertura di credito su conto corrente troveranno i nostri dati censiti sulla centrale rischi che è gestita dalla Banca d'Italia. Un eventuale ritardo nel pagamento di un assegno o un mancato rispetto nell'addebito o nella rata della carta di credito verrà invece gestito dal Cai (Centrale d’allarme interbancaria) mentre se invece ho chiesto di comprare a rate un bene sarà il Crif o altre banche dati private a gestire i miei dati.


Barbara: L'iscrizione in questa lista quali conseguenze comporta per il debitore?


Avvocato Melpignano: Le conseguenze sono intuibili. Innanzitutto il ceto bancario è a conoscenza di tutto quello che riguarda la mia vita finanziaria. Le conseguenze sono ad esempio la mancata erogazione del credito o - nella migliore ipotesi - difficoltà ad ottenere un altro credito se sono stato un cattivo pagatore, se ho pagato in ritardo o non ho pagato le rate di un finanziamento


Barbara Masulli: Quindi anche la privacy ne viene meno?


Avvocato Melpignano: Il problema della privacy è stato affrontato tante volte, infatti anche la massima autorità nel settore, il Garante della Privacy, ha ritenuto di dover emanare un codice. E' purtroppo il prezzo da pagare se si intende accedere a questi finanziamenti.


Barbara Masulli: Anche nel servizio abbiamo sentito che il tempo massimo di iscrizione è di tre anni, questa scadenza viene rispettata?


Avvocato Melpignano: Sì però è bene anche ricordare che il nostro nominativo rimane censito in queste banche dati anche quando il finanziamento è andato a buon fine, quindi è buona norma controllare che cosa c'è a nostro carico su queste banche dati.


Barbara Masulli: Quindi si può finire in queste liste per richieste di finanziamento non accolte ma anche per errore?


Avvocato Melpignano: Si può finire anche per errore, sono casi che abbiamo trattato, e anche tanti. Si può finire in queste banche dati perché ad esempio c'è un banalissimo caso di omonimia o si riteneva che la rata fosse stata pagata in ritardo invece era stata pagata in tempo, oppure il debito che era stato segnalato era di importo inferiore.


Barbara Masulli: In questi casi come ci dobbiamo comportare?


Avvocato Melpignano: In questi casi occorre prima di tutto verificare la correttezza del dato poi richiederne immediatamente la correzione e la cancellazione, anche con un provvedimento d'urgenza se questo è necessario, e poi ovviamente il risarcimento del danno


Barbara Masulli: Per richiederne la cancellazione quindi a chi dobbiamo rivolgerci?


Avvocato Melpignano: È necessario indirizzare una richiesta alla banca dati che gestisce il nostro dato, abbiamo tutti quanti il diritto di accedere ai nostri dati, di chiederne la modifica e quindi la cancellazione se quel dato non ha più ragione d'essere.


Barbara Masulli: Ricordiamo che i moduli per richiedere la verifica e quindi la cancellazione dei dati insieme con i documenti e i riferimenti normativi sono pubblicati sul nostro sito www.salvadiritti.it.

Ma l'iscrizione in questa lista preclude eventuali finanziamenti in futuro?


Avvocato Melpignano: Sicuramente si, oppure - nella migliore delle ipotesi - li rende estremamente difficoltosi. E' bene capire che chi vuole prestarci del denaro ha bisogno non soltanto di garanzie reali (se abbiamo immobili o qualcosa che possa garantire dal punto di vista concreto il rimborso di questo prestito) ma vuole anche garanzie sulla nostra credibilità, per cui interroga queste banche dati e verifica se in passato abbiamo commesso qualche colpa oppure no.


Barbara Masulli: È un processo automatico o è la banca che decide?


Avvocato Melpignano: La segnalazione a queste banche dati in caso di ritardo o mancato pagamento è un meccanismo praticamente quasi consequenziale, risponde ad un'esigenza delle banche e degli intermediari di avere sotto controllo il quadro della situazione.


Barbara Masulli: Le banche o le finanziarie prima di acquisire questi dati non dovrebbero prima avvisare il cliente?


Avvocato Melpignano: No, quando stipuliamo un finanziamento firmiamo una di quelle clausole microscopiche, una di queste prevede l'autorizzazione al trattamento dei nostri dati relative all'operazione di finanziamento che stiamo richiedendo. Non c'è l'obbligo di avvisare chi sto segnalando, siamo noi che dobbiamo renderci accorti e diligenti: le rate vanno pagate con puntualità, meglio pagarle il giorno prima, mai il giorno dopo.


Barbara Masulli: Basta anche un piccolo ritardo ed è bene sempre non rimandare.


Avvocato Melpignano: Un piccolo ritardo può comportare problemi, mai rimandare.


Barbara Masulli: Un consiglio per evitare spiacevoli sorprese.


Avvocato Melpignano: Il consiglio è di buon senso: pagare le rate con puntualità e verificare la correttezza dei dati riportati su queste banche dati pregiudizievoli, sia quando il finanziamento è andato a buon fine e si è pagato tutto con puntualità, sia quando nel corso del rapporto c'è stata qualche criticità e qualche rata saltata.





Approfondimenti: Banche > Finanziarie > Documento0001 >

Autore: SalvaDiritti
Fonte: SalvaDiritti

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